senza luce

il frigorifero non funziona. e se la corrente viene a mancare (!) il frigorifero si scongela. è successo al ritorno dalla normandia e la sofferenza è stata mitigata dalla liberazione nel buttare tutto quello che nel freezer avevo accumulato. pulizia! globale, totale, senza sensi di colpa per non aver utilizzato quel’avanzo di ragù, quelle tre croste di parmigiano, quella fetta di pancetta, quella zkjkldsjfk (chissà cos’era). bicarbonato e aceto diluito. tutto pulito. nuovo perfetto. invece perfetto un cavolo. perchè il freezer aveva un componente “partito” che faceva saltare la corrente, ma l’ho scoperto solo di ritorno dal mare in una giornata sottratta per innaffiare. luce saltata, freezer scaldato. e i due kg di gnocchi di patate fatti prima di partire mi guardano molli. non dev’essere saltata da tanto la luce. e non riesco proprio no a buttare tutto il mio lavoro, soprattutto non riesco a rinunciare al pensiero di gnocchi al pesto, al pomodoro, al ragù, al gorgonzola, ai gamberi…io prendo il contenitore tupperware, ci verso dentro un paio di pugni di farina e poi altri due e impasto nuovamente. e nuovamente formo e nuovamente congelo. esperimento riuscito. sono solo un pochetto più gnucchi da cuocere. un minuto in più. ma la patata si sente ancora tanto. e io mi faccio gnocchi tutti i giorni. e solo per me. che se qualcosa non dovesse…

                                                                                             gnocchi di patata, pesto homemade, zucchine da smaltire e pecorino come se piovesse

senza luce sono le mattine alle 6e45. guardo fuori e non capisco se ci sarà sole o nuvole, alba in divenire, frescolino di mattino, scalza raccolgo petali come pioggia di settembre. che per un settembre così la mia mente torna a quella di tanti anni fa, sposa novella

senza luce la sera alle 8. pedaliamo in fretta per arrivare a casa prima che i fanali diventino necessari, io e pà, pedaliamo sudando in questi 27 gradi di sera di settembre, che l’autunno si intuisce nei colori delle foglie, nelle angolazioni dei raggi del sole, diagonali diverse,  nei filari delle viti, nella vendemmia che ormai volge al termine.

 

freezer, gnocchi di patate, lamentiamoci, pesto, primi piatti, zucchine

Commenti (10)

  • gnocchi che hanno vissuto varie escursioni termiche, che sappia io non sono molto salutari ma a te, chi t’ammazza?
    e già, la vendemmia volge al termine e io non me n’ero accorta!
    con questo sonno costante che mi chiude gli occhi e annebbia la mente, di chè potrei accorgermi?
    settembre intenso questo, di cose belle (ma qualcuna meno), di cose nuove, mai fatte prima, di disastri miei che anime buone, buonissime hanno ricomposto miracolosamente.
    il mio giro di boa sarà il 18: dopo spero di rilassarmi un pochino (meglio non illudersi troppo, che il “post” si annuncia movimentato quasi quanto il “pre”).
    tu pedali e io, a pedali, ci vado solo con il pensiero. ancora.
    ma non demordo, eh!
    (hai ragione, scrivo commenti troppo lunghi!)

  • però son stati rilavorati…ohhhhhh, chissene! me li mangio e quando saranno finiti ti saprò dire come sto. spero non m’ammazzi la preoccupazione di, spero. i commenti non sono mai lunghi. ci mancherebbe mettere un freno ai commenti. è questo il bello. sgridami se puoi. io boccheggio nell’ansia.

  • Hai fatto bene: un conto è buttare croste di parmigiano o avanzi di pancetta, altro il duro lavoro dell’aver realizzato due chili di gnocchi! A quel che so io, male non ti faranno: diminuiscono forse i nutrienti, ma… chissene!!!!

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