non lasciare le calze in giro

per un mese esatto. sette dicembre-sette gennaio. respiro aria di festa
trascorro intere giornate a disseminar natale in tutta la casa:
naif, trash, brillante, dorato, di foglie, di palle, di addobbi, presepi e segnali. brani natalizi a rotazione, e sempre sia lodato spotify.IMG_5552

immacolata, yule, compleanno dello sparso, natale, san silvestro, capodanno, anniversario di quando noi, compleanno e la befana, quella puttana che non sa tenersi le calze addosso e le cala in tutti i camini circuendo adulti e bambini.

provo un vago senso di disagio emotivo, ora, al pensiero di dover riporre l’atmosfera di dicembre per lasciar posto a un semplice, lungo, grigio gennaio
nonostante l’uomo di casa faccia gestacci ai rami d’abete sul camino, saltellando e canticchando: “domani nel fuoco, tocca a te”
nonostante le scaltole siano sparse in ogni dove, nonostante il natale faccia anche male, se ci penso.

resto bambina e meraviglia e grazie per le parole, per gli auguri, per le feste che mi avete fatto ieri. e grazie allo sparso per la torta, e sì, nonostante quest’anno non mi sia proprio messa le calze, per evitare di abbandonarle in giro… la befana ha lasciato nel camino carbone e due malettini di maglia morbida
nella calza dello sparso e della bimba ha messo (assolutamente contro la mia volontà) caramelle e noccioline, nella calza orrenda di pà invece, un mucchietto di foglietti con dei messaggi sparsi

quel che pensa la befana
quel che pensa la befana

tvu fé e pataca, a sò una quaiona, at voi be, imbazèl (credo che la befana ci conosca bene)

guardo il cielo, guardo la luna. domani sarà un buon giorno per un massaggio al viso. vogliamoci bene,

compleanno, denatalizzare, epifania, ma-rito, mio figlio, natale, riti

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