ho lasciato un mese intero un post sul caffè a parlare di me e questo la dice lunga sul mio rapporto fra me e lui.
scendo le scale. accendo la macchinetta, bevo i miei mug di acqua tiepida, accendo...
macchiato caldo, basso in tazza grande, alto in tazza piccola, schiumato ma non macchiato, nel vetro, cappuccino con doppio caffè, freddo, shakerato ma non frullato, corretto, amaro, con poco zucchero,...
la prima cosa che ho visto è stata la metro. nel posto riservato ai bambini. che si vede dentro al tunnel e i treni che si incrociano. bellissimo!
pulita. ordinata. +10 punti.
parallelismo
poi l’amica...
chiamatemi biba, dada, znèina
fatemi accendere una sigaretta, apparecchiare la tavola, mangiare razza con la maionese, ascoltare ogni gr1 che la radio manda in onda, andiamo, guido io. ma per favore...
dovremmo, in ogni città che visitiamo, partire dal cimitero. respirare il tempo che fu attraverso i nomi sulle lapidi. riconoscere il personaggio più popolare, salutare chi ha contributo a fare.
dovremmo...
terra di sagre l’italia, di bancarelle e di “venga signò, assaggi questo o assaggi me”
le amo, le cerco, molte le scopro le riscopro, le vivo per caso. alcune le cancello
nei miei percorsi...
per me il primo ottobre sarà per sempre il primo giorno di scuola. il grembiule bianco e stirato. il fiocco al collo e il cestino con la merenda. dei libri ho un ricordo più vago. o meglio, ricordo...
è un negozio figo, molto figo, vintage, eclettico. mescolanze di stili e tessuti, francese e spagnolo, inglese e homemade trovano posto in stand ordinati per sbaglio. cappelli, occhiali. sono malata...
mio padre era figlio di madre nubile. negli anni ’20 del secolo passato. nonna di fine ‘800, padre di inizio ‘900 e oggi, nel primo decennio del terzo millennio si ritrovano legati ...
nero di notte e su una lavagna di cielo, una ciglia di luna
rosso di petali su viuzze del borgo vestito di romantica
giallo di luce di palcoscenico, di teatro, di chitarra classica
verde immaginato,...