è un negozio figo, molto figo, vintage, eclettico. mescolanze di stili e tessuti, francese e spagnolo, inglese e homemade trovano posto in stand ordinati per sbaglio. cappelli, occhiali. sono malata...
chiedo agli sviluppatori di nuove tecnologie di progettare un nuovo sistema da associare al verde del semaforo. una tromba, un richiamo, un alora, oppure un Vai…che muova le menti, abbassi i telefonini...
puccipuccipucci. ti lovvo. anc’hio tesssssoro. ma daaaaai, davvero? trilluli trillili trillilà.
ma bella. ma buona. ma copio. ma prendo. ma giudico. cheeeese.
ma dai!
ops
scusate. esco un attimo....
quando la famiglia era una grande famiglia non c’erano vite coi nani, i tappi, i puffi, le bestioline, i cosi e i draghetti. c’erano i figli. con i loro nomi e con diminutivi di familiarità...
come riusciamo, come possiamo, partendo dai piccoli fino ad arrivare ai nonni
del parmigiano solidale oramai sapete tutti
adesso proviamo con i bimbi e lo sport
non linko al sito perchè è pieno di pubblicità...
lentamente ricominciare a pedalare lungo per riabituare il passo.
lentamente ricominciare a farsi spazio
lentamente riconnettersi al sentire desiderio di darmi soddisfazione.
che gli uomini si arrangino...
non credete a un uomo che dice sto arrivando e quindi non buttate la pasta. se dice vengo invece è vero, ma non si parla di pasta
non credete a voi mentre state dicendo ancora una e poi basta. le gallette...
e poi succede che ti svegli alle 4e03 e guardi subito la sveglia perchè un’altra notte di veglia no eh? ma il letto che ti culla non è vero, non è possibile, pà dorme, lo sparso dorme, i vicini...
gump.
perchè ho guardato le tende in camera dell’armadio e ho pensato che era arrivato il momento di lavarle.
e con la scala alta ho visto la polvere paleolitica sull’armadio e ho pensato...
e niente, nell’armadio hai quella gonna che non metti da almeno 7 anni. e ti ricordi anche la data esatta in cui te la sei messa l’ultima volta. gonna marrone, maglia cartadazucchero, giacchina...