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ospitalità

non è solo una parola. è uno stato di grazia. uno stato dell’anima. un abbraccio caldo. è più di quanto fossi pronta a trovare.

la mia prima volta in sicilia, per rispondere a un invito troppe volte eluso, per scappare dalle responsabilità di famiglia, perchè la mia prima volta in terra sicula DEVE essere con paolo e a settembre ci tornerò con un’amica. e allora presto, trova un volo, prepara la valigia e non ascoltare la clavicola dolorante e non ancora saldata. ho scoperto una terra meravigliosa, gente straordinaria, un fratello che non conoscevo e tutti i suoi amici. grazie a filippo, antonella, alla signora anna, alla mitica caterina e a tutta la famiglia che ci ha dato in 3 giorni tutto quello che potevano chiedere e molto di più. dall’aeroporto Falcone Borsellino di palermo la strada per raggiungere custonaci mi è sembrata volare, intenta com’ero a respirare i colori, le emozioni e le suggestioni di questa terra. la serata è proseguita a casa di filippo che ci ospitava, con una cena preparata da lui: arancini, insalata di polipo, tabulè. non sono riuscita a fotografare nulla, il male alla spalla si faceva sentire e la voglia di riposare ha avuto la meglio. al risveglio sono pronta per una lunga camminata e filippo (pigro pigrissimo) mi accompagna lungo 12 chilometri sotto un sole cocente che a maggio non potevamo immaginare! intanto in casa antonella, la signora anna, caterina e massi si preparano a farmi una sorpresa. il cuscus praparato insieme! arancio è il colore che esprime la mia gioia e la mia sorpresa. ho aiutato come ho pututo, ho imparato (non abbastanza), ho goduto delle risate e della compagnia, anche a tavola, di gente meravigliosa.

dopo un pranzo che ci ha lasciati soddisfatti e strapieni filippo ci ha accompagnato a segesta, alle saline di trapani  e poi a erice. Il giorno successivo a san vito lo capo, castellammare del golfo, cefalù. ho visto in un paio di giorni il massimo che si potesse vedere e questo grazie al mio fratello adottato e alla sua meravigliosa famiglia. voglio diventare siciliana, mangiare ogni giorno le brioches anche nella versione salata e farmi almeno un paio di granite ogni ora.

 

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