Skip to main content

vittime della strada

vittimaogni volta che sento una sirena mentalmente faccio la conta, una metà è al lavoro, l’altra e in studio e allora mi tranquillizzo. ma se non sono sicura della direzione che ha preso la vespa oltre la strada, o della moto con il suo cavaliere,  sto in ansia fino al contatto telefonico. abitiamo su una strada che di morti ne conta a decine. che ogni volta che il traffico si blocca mi prendono le palpitazioni. al ritorno da scuola, trovandosi in uno dei famosi ingorghi Michi mi raggiunse,  ero poche auto più in la che cercavo di capire chi era steso, mi fermò la mano e mi disse sono qui, non sono io. ora che è cresciuto, che esce la sera per andare con gli amici, che i ragazzi bevono e ne vanno fieri, non mi abbandona l’ansia. so che a lui non piace l’alcol e che gli amici lo usano come autista di scorta. ma so che spesso non è colpa di chi guida, spesso è colpa di chi ti segue o di chi ti precede. è colpa di una distrazione, di una risposta al telefono, di un sms da mandare, di un rossetto da ripassare, di un euro da cercare. certo, insieme ai superalcolici, la velocità è una delle cause maggiori. ma se ci pensiamo bene non siamo noi stessi i primi ad aver pensato almeno una volta: a me no? anche il gatto della foto stava vivendo una delle sue vite. forse la più bella. forse l’ultima. e non credo che lui facesse abuso di droghe, alcolici o velocità eccessive. e  allora tesori. fate attenzione in ogni istante. io con voi.

animali, incidenti, mio figlio, stragi del sabato

Commenti (4)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.