mi rifiuto
oggi inizia la settimana europea per la riduzione dei rifiuti e per quanto io mi sforzi di pensare non riesco a capire perchè sia necessario fare tutte queste settimane “dedicate a” per prendere coscienza di qualcosa che dovrebbe essere parte integrante delle nostre abitudini, della nostra formazione e quindi della nostra vita. cerco quotidianamente di ridurre la produzione di rifiuti, acquisto quando posso le confezioni più grandi, quelle senza imballo, prodotti sfusi. da anni non utilizzo i sacchetti dei super ma solo sportine di stoffa o cartoni che poi conferirò all’isola ecologica. vado al mercato con i miei meravigliosi cesti di vimini e con le mie sporte della spesa (sembro cappuccetto rosso? magari arrivasse il lupo!)
![per la spesa](http://mogliedaunavita.files.wordpress.com/2009/11/per-la-spesa.jpg?w=300)
trovo ancora resistenza in alcuni ambulanti, ma la maggior parte sono ben felici di risparmiare un sacchetto che loro comunque pagano. e con questo accantono il discorso sacchetti. i miei rifiuti sono ridotti al minimo anche da quando ho deciso che l’acqua del rubinetto è buona e che usare le brocche è moooolto figo. mio figlio storce un pochino il naso ma il viziatello si abituerà. divido carta, plastica e vetro e nonostante al mio paesello non si sia la raccolta dell’umido io differenzio pure quello. e mi faccio 6 chilometri col sacchettino puzzoso in bici (nessun problema) in auto (qualche problema in più) in moto (un delirio). non uso piatti, bicchieri, tovaglie e tovagioli di carta. a parte che non mi piace mangiare nella plastica o nella carta, ho meravigliosi servizi completi che non chiedono che di essere usati. i tovaglioli li lava la lavatrice e spesso non li stiro. mi interessa? no. se li piego subito non si vede quasi. acquisto quello che ci serve. mai butto il pane, raramente mi è capitato di far andare a male qualcosa. delle verdure cerco di consumare tutto, pure l’acqua con cui le lavo e le cuocio. faccio con tutti la figura della fissata, della paranoica, di quella che pensa di essere migliore. non è vero. non sono migliore. (fissata forse si) mi danno della virtuosa nello stesso modo in cui mi darebbero della “escort” però se davvero ognuno di noi si impegnasse a tenere un pochino di più alla cosa pubblica, se ci accorgessimo davvero che stiamo vivendo su una terra che non è solo nostra e che saranno i figli dei nostri figli a pagarne le conseguenze, sarebbe una bella cosa. e io mi rifiuto di credere che gli altri non lo capiscano.
ps nel mio armadio e nel garage c’è il quadruplo di quello che ci serve. e questa è una cosa che non ho ancora imparato a contenere.
ecospesa, risparmio, riuso, settimana della riduzione dei rifiuti, spesa
minimetal
ciao 🙂 vedi, purtroppo queste iniziative servono perchè non tutti sono come me e te, che hanno queste abitudini automatizzate. sapessi quante volte devo mettere le mani nel secchio dell’immondizia per togliere le cose differenziabili che la mia coinquilina napoletana cestina con nonchalanche. e pensare che abbiamo la differenziata con secchi a distanza di pochi centimetri l’uno dall’altro. mi fa una tale rabbia!
titona
grrrr, a proposito di coinquilini…mio figlio si prende bacchettate perchè contiuna a gettare il contenitore dello yogurt dentro l’indifferenziata…pigrizia mentale e fisica.
enza
le mie bimbe giocano volentieri al gioco del “triciclo” e anche a scuola è partita una bella campagna di sensibilizzazione.
ma roma è roma e ogni volta che differenzio mi domando: ma che davvero davvero queste cose verranno differenziate e riciclate? e mi sento uno schifo.
nel nostro piccolo quest’anno abbiamo chiesto un regalo a babbo natale, il gassificatore dell’acqua cn la bombola di gas ricaricabile così avremo anche l’acqua pizzichina a costi contenuti e senza bottiglie di plastica.
titona
Enza mi faccio spesso anch’io la stessa domanda, considerando anche tutti i biechi interessi che ci sono dietro il mondo della raccolta rifiuti, ma so di fare la mia parte. come quando nauseata dalla politica insisto ad andare a votare. la scuola ha belle iniziative ma io vedo (in parrocchia per esempio) generazioni di menefreghisti e spreconi. e scuoto la testa come i vecchietti…