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mamma che roba

sono capitata qui in un momento in cui io stessa mi domando che cosa porta una madre a perdonare sempre il proprio figlio. e non volontariamente eh? dopo aver letto è stato facile fare paragoni e darsi risposte e commentare. anch’io sono rimasta incinta a 28 anni come la ragazza che ha scritto il post- figlio cercato ma non so se voluto. volere è una parola grossa. volere per cosa? per te, per lui? per gli altri? perchè si deve? è dopo che si diventa madri o madri mai. ma fare i conti con quello che vorresti è sempre un casino. e se l’inizio è difficile rischi di non avere altri figli e ti mancheranno da morire i figli che non hai avuto. come ti mancano ora le amicizie, le cazzate, far casino. non mi è mai piaciuto il capodanno con la sua legge del divertirsi a tutti i costi. stare in casa con amici, organizzare qualcosa di semplice è il massimo per me e la mia necessità di far vivere allo sparso le cose giuste per lui mi ha salvata spesso da scelte sbagliate. però mi sono mancate tante altre cose. 28 anni oggi sembrano pochi per fare un figlio, io credo che si sia già abbastanza grandi per cambiare l’io in “noi”. i tempi dell’egoismo rischiano di dilatarsi e di non finire mai, con figlio e compagno si smussano. ma mancheranno sempre altre cose. più tempo per te. più coccole, più momenti privati, più avventure desiderate, più sess. e spesso guardando… le vite degli altri ti sembreranno migliori ma…non sono la tua vita e le apparenze sono: appunto. no,tu  non sei una cattiva madre. e neanche una perfetta madre, anche perchè non esiste la madre perfetta. esisterà la tua quando ti verrà a mancare. il fatto è che negli equilibri della vita siamo madri, ragazze, bambine, adulte e donne spesso nello stesso minuto. e con questa lotta interna dobbiamo imparare a vivere.

ora due cose: 1-devo insegnare a pà, passo passo, il percorso garage camino, per la legna. tipo frankenstein jr: legna ululì-legna ululà.

2

devo smettere di pensare che i passatelli siano il mio cavallo di battaglia: bruttissimi da vedere quelli di ieri. ospiti a pranzo e figura orrenda. buona la compagnia. e spesso basta.

opssss! una terza a sorpresa: sto cercando di ricordare: mi ha mai portato due calici per brindare insieme io e lui? (e sto già facendo paragoni…visto che non si impara mai?)

domande esistenziali, figli, madre, mio figlio, vita

Commenti (10)

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