i-rot (di broccoli nella pasta)
mentre sto scrivendo il mondo ha appreso. ha appreso che il nuovo strumento con la mela, destinato a far sospirare migliaia di lovoglisti, si chiama i-pad. oggi nel giorno della memoria, nel giorno in cui sarebbe meglio non dimenticare, nel giorno in cui tutti i canali televisivi fanno indietrologia, si scopre che fra le applicazioni più scaricate per l’altro gioiello che è l’i-phone c’è i-mussolini. e allora non i-capito. non hai capito la storia. serve essenzialmente la testa e saperla usare. serve essenzialmente il cuore e lasciarlo andare. serve anche la ragione. data a chi lo dimostra, di averla. sarebbe meglio puntare meno sugli ascolti e togliere un pochino di orrende cagate dalla tele. puntare meno sulle persone e togliere un pochino di cagoni dalla politica. puntare di più sul valore degli ideali e ridare il pensiero ai giovani che se lo sono scordato dentro un i-pod, un i-phone, un i-pad?
steve (jobs) era meglio chiamarlo – i-rot – e io son mela fan! sia chiaro
e ora che ho sbroccato ecco il broccolo. dopo essere rimasta soggiogata da questa foto e pensando senza leggere che fosse una calamarata ai broccoli, ho avuto voglia di mangiarla fino a oggi che l’ho appunto mangiata a pranzo. improvvisata con avanzi. e buonissima. nell’acqua dove avevo cotto il cavolo cappuccio ho buttato poca pasta tipo calamarata, l’acqua non era molta e la pasta ha subìto una cottura quasi risottata. ho aggiunto poco brodo vegetale e infine il broccolo già lessato ier sera. mangiata solo io. babbo marito e figlio si sono fatti fuori gnocchetti sardi con panna e salsiccia. lamentandosi che non fosse gramigna….ahhh vita grama!
lo sparso gentilmente si presta a farmi le foto. vede tutto con i colori più accesi. e ha chiamato il mio piatto schifamenti vari. è mio figlio. (e a proposito di figli abbiamo visto “la prima cosa bella” bello bello. sorrisi e lacrime. applauso a scena aperta per tutti tutti i protagonisti, bambini compresi. quando i film italiani sono ben fatti …sono grandi film e con delirio chudo il cerchio.
salsadisapa
ahhhh ora è tutto chiaro! beh, ti sei fatta trasportare da un’immagine più che da una ricetta ed hai tirato fuori un gran bel piattino… mica è da tutti sai? :-))) ho visto anch’io quel film, bello, nonostante il genere non mi sia congeniale, e devo dire che i bambini siano stati veramente da oscar!
titona
e che immagine! sei un punto di riferimento per le immagini e per l’ecosostenibilità. te l’ho scritto che mi è venuta voglia di visitare perugia grazie alle tue foto.
Graziella
“Schifamenti vari””!!! ;-))
Faceva voglia anche a me di andare a vedere ” La prima cosa bella”, ora lo farò!
titona
vai Graziella vai che è bellisimo e se non hai una canzone da cantare con tuo figlio inventane una.
Virò
Mio nonno è stato un partigiano, uno di quelli veri, che ci hanno creduto, che hanno lottato, che sono stati incarcerati e torturati perchè l’antifascismo era un grande valore e ribellarsi agli orrori di un regime un dovere…
Non importa cosa facciano gli imbecilli nel giorno della memoria: gli uomini veri ricordano, meditano, ci credono ancora, lo trasmettono ai loro figli e ai loro nipoti, il cerchio non si è ancora chiuso…
titona
mia madre era una partigiana inconsapevole. quindicenne portava da mangiare ai fratelli al di la del fiume. enormi ceste di pane e armi. quando le è arrivata la pensione di guerra era sorpresa ma compiaciuta. mi disse che non lo sapeva ma lo voleva. siamo ancora partigiani. io ci credo che le cose possano cambiare. grazie virò.
Virò
Anch’io ci credo, perchè sono una persona prepotentemente positiva e perchè lo voglio per mia figlia ma l’ignoranza e gli occhi bendati di chi finge di non vedere che proprio questa grande democrazia non c’è continuano ad avere il potere di farmi imbestialire…
titona
imbestialire è il termine giusto. l’ignoranza è dilagante e sembra non avere fine. un amico poeta e scrittore mi dice che si dovrà rifare la rivoluzione ma non credo sia possibile, troppi viziati dal nulla!
Virò
Viziati dal nulla…
Bellissima riflessione!