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clessidra (maltagliati integrali)

che non è il tempo che passa che mi fa paura. è la sabbia che è sempre quella. ci scambiamo parole. parole. parole. e ancora umori molesti e momenti bellissimi ma…granello dopo granello, il tempo passa, la giri e la giri e la sabbia è sempre quella. come una clessidra il rapporto a due rischia di consumarsi sulle stesse onde. sugli stessi attimi. e invece se potessimo attingere aria nuova. respirare parole altrove, altrui, fare innesti di esperienze da altri vissute. allora si mischierebbe la sabbia e le granelle. gli attimi e gli atomi e non sto parlando di scambio di coppia no. non nel senso dell’italiana moda. sto parlando di trovarsi a parlare e parlarsi davvero e davvero ascoltare. interessarsi all’altro diverso da noi e lasciare che l’altro si interessi a noi. speranodo che ci sia scambio reale. di parole e pensieri. perchè da soli non ha senso. perchè da soli non è essere. invece trovo che sia così difficile incontrare anche solo un paio di amici che accettino di scambiarsi idee. che si ha paura di farsele portar via. o di scambiarsi incertezze, che si ha paura di essere giudicati. o che si ha paura di essere sovrastati, o che si ha paura di essere. paura di. paura.

la mia clessidra segna il tempo che passa inesorabile. cazzo se prilla.

ma io ho trovato il modo di mescolare le polveri. ho impastato maltagliati di farina 0, di farina integrale e di grano saraceno. 150+30+25 grammi nell’ordine e due uova. e lasciati seccare e maltagliati e bolliti nel minestrone preso dal congelatore. e mangiati come se il tempo non passasse. con calma e parmigiano.

famiglia, farina integrale, maltagliati, matrimonio, primi piatti, relazioni, vita

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