elementare, what’s?
40 anni dopo la prima. 46 dopo la quinta. che la signora maestra era stata brava a unire e dividere. che la signora maestra era di casa mia e io, sempre impreparata e in classe mi sentivo. che ero la cocca, mi dicono ancora. a disagio in ogni istante, in quella classe di bambini con il grembiule, il fiocco, i banchi di legno e la carta assorbente e i pennini e si parte con le aste e i calci in culo e le righettate sulle mani
ci siamo rivisti mai? con alcuni sì, forse, no
arrivo con ritardo minuto (non avere auto crea problema di prestito filiale) e sono tutti seduti e lo sguardo batte dove il cuore vuole e su tutti ne riconosco tre. quattro. soprattutto riconosco il mio stomaco. il mio sentirmi di nuovo bambina. l’amica d’infanzia e le altre. e i ragazzi. beati i ragazzi che ridono e fanno battute e tiro un sospiro di sollievo. “avevo timor di voi, ma se te la tiravi!”
ecco come sono i ragazzi. gli occhi bassi e l’atteggiamento schivo, lo prendono per sintomo di ego personale smisurato. pensavo fosse un calesse e invece ero un asino. me le ragazze confermano, eri la cocca, non ti abbiamo mai sopportata. viva la verità, che passa sopra al passato e alle facce uguali, nonostante gli anni, più uguali alla mia, ora, in ogni caso. facce di donne, cuori di donne, di figlie, di cinquantenni che hanno vissuto o stanno vivendo la vecchiaia dei genitori e le separazioni, i lavori che cambiano e la crisi, i figli che crescono e la vita che non risparmia niente. una serata di facce da riconoscere, di persone completamente diverse da come ti saresti aspettata e altre uguali e quello che.
rivedersi dopo 40 anni. si può fare. parlare di tonnipneumaticistradedissestatecamiondelpattumevillegrandicassaintegrazioneprotesifiglidaproteggeresensidicolpadiversamenteunitiamorinfantilimanidartistapattichiariamicizielunghe meglio se non in una pizzeria con musica dal vivo, tavolo distanziale e pizza a nastro. buona eh? ma troppo troppo condita. troppo troppo troppa.
ragazzi guardate tutti in alto a destra. (capisci signora maestra? certi bambini non daranno retta mai) lucatarlazzi grazie per la foto e per te,
ps
gli uomini della serata hanno mostrato la tessera a tempo con permesso di cena della moglie. le donne han proseguito l’incontro fino al giorno dopo. quando si dice la libertà.
pps
signora maestra posso tornare indietro e rivivere le scuole elementari daccapo?
ppps
non sono mai stata il tipo da compagna di branco, son più di banco, rifuggo i giochetti elementari, non riesco a sottostare ai pettegolezzi, mi eclisso e se qualcuno mi parla male di un’amica so che un giorno parlerà male di me.
classe 1962, compagni di scuola, rivedersi non è peccato, signora maestra, vecchio sarai tu, vita
LA LUNA NERA
le cene di classe sono sempre un misto di tanti sentimenti, soprattutto nostalgici.
si dovrebbero fare più spesso così ci si abitua e si impara a relazionarsi fra adulti, quali siamo (o presunti tali), godendoci un altro pezzo di vita insieme, invece di fermarsi ai “ti ricordi?” che poi, mica sempre i ricordi coincidono. mi era venuto il dubbio di aver sgagliato cena di classe…
noi, cena delle elementari, fatta solo una volta, circa 20 anni fa. qualcuno non resse all’idea e si inventò falsi impegni di lavoro!!!
ogni tanto la ripropongo ma con scarso, scarsissimo seguito.
ma siamo sicuri di non essere cresciuti solo di altezza (e larghezza!)?
la Greg
Io non ricordo nemmeno più tutti i miei compagni di scuola elementare…se organizzassero un incontro andrei per vedere come siamo inesorabilmente invecchiati!
Buona domenica
Silvia
mogliedaunavita
la prima molla è stata quella, silvia, vedere come siamo invecchiati 😉 e io ne ho riconosciuti davvero pochi. (buon resto della settimana a te)
Günther Karl Fuchs
Io ho rivisto i miei compagni e la sensazione è che era meglio ricordargli come erano, il mio affetto nei loro confronti non è mutato ma il tempo e il destino è stato con qualcuno inesorabile, è la vita si dice, solo che mi ha fatto un po d’amarezza
mogliedaunavita
li temevo talmente da bimba che, invece, li ho rivalutati Gunther! certo che gli anni si sono visti.;)