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lom a mérz

calzoni lunghi e caparele, corrono i bambini per i campi di febbraio

sui solchi gelidi e secchi, raccolgon sarmenti da portar nell’aia e quando si avvicinano a casa

fanno a gara a chi raggiunge prima la finestra, l’alito caldo, un disegno al dito, un sole, una faccia, una parolaccia

è la festa dei fuochi  quella che porta dall’inverno alla primavera, quella che per devozione si celebra nei campi di tutta la romagna. si fa merenda con pane, burro e zucchero, con castagne bollite e pestate, bagnate di zucchero e saba e poi si corre di nuovo, che poi arriva la sera e si deve ballare e cantare e cuocere al fuoco

 

fino al 3 marzo potrete partecipare a decine di eventi e incontri dedicati a “lom a mérz”

che ritorna nella romagna dei riti, delle devozioni e del sapere contadino

non credo che incontrerete ragazzi con la capparella a raccoglier sarmenti.

 

la scriminatura del kiwi . actinidia
la scriminatura del kiwi . actinidia

però, se li trovate chiusi nelle case calde, davanti a un computer o a un videogioco, ma anche in una palestra a respirar sudore, prendeteli per mano e portateli, mascherati da campagnoli, davanti al fuoco che simboleggia il ritorno alla luce della primavera, che scalda le mani e colora le facce. son sicura che si divertiranno come bambini.

sono turista della mia terra, che se la guardiamo con gli occhi di chi la vede la prima volta, vediamo solo i ricci e sentiamo solo i profumi e della romagna ci innamoriamo IMG_5824

io, il mio fuoco, cerco di tenerlo sempre acceso, che senza mi si fredda il cuore.

(sono io stessa il ciclo di me stessa e -la luna e i falò- è il mio libro del cuore)

contadini, fuochi magici, lon a merz, romagna mia, tradizioni, tradizioni popolari

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