sapeva d’amore e del voler bene

più che altro questo. che non c’erano tecnologie a distrarre e allontanare. sapeva sorridere con la bocca, gli occhi e il cuore. abbracciarti con le parole e con i gesti. sostenere. sapeva anche chiudere le porte, ma lasciava sempre uno spiraglio per far rientrare chi aveva allontanato.

sapeva dell’amore quello che molti dimenticano. che bisogna dirlo e farlo. a parole e a gesti. spesso. poco importa se in armonia o in burrasca, l’amore s’ha da fare e dimostrare. e da dire, sempre.

babbo mi chiamava biba e oggi era il suo compleanno. mamma mi chiamava “la znèna” e oggi mi avrebbe chiesto di preparare la crema

e mi manca da non credere.  la mia famiglia che fu

è una ruota che gira ma io mi sento sempre sotto.
è una ruota che gira ma io mi sento sempre sotto.

ps

dire ti voglio bene e dimostrarlo, sempre,  è l’unico potere che abbiamo e farlo prima che sia troppo tardi è un dono. e trovare il tempo di farlo è un dono. di quei doni che non si comprano e quindi con valore inestimabile.

pps

regalare il tempo e il sorriso. quanti rinunciano a un pochino di tempo per un amico? tempo da non spendere in egoismo persestessismo?

ppps

c’era a sostenere nei momenti difficili. c’era. per tutti. ma tutti non lo sanno. che quando c’è da dire grazie, ciao. meglio togliere il saluto.

babbo, compleanno, famiglia, mamma, vita

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