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la colazione dei coglioni

(19 marzo corrente anno- rileggere ogni volta che pensi di essere fuori dal tunnel e rientrare a prendere le ultime cose)

se tu fossi una riga scritta a matita ti avrei cancellato con la gomma o forse no, avrei fatto passare una matita appuntita una, due, cento volte fino a strappare il foglio
se tu fossi una foglia di insalata ti avrei spezzettato direttamente nel rusco, tritato con la mezzaluna, affettato al coltello con la sega
sento così forte la voglia di farti sparire che rimpiango moltissimo di non essere strega o mago e zac! con la bacchetta magica farti diventare sorcio, nutria, pantegana, anzi no, loro un buco lo trovano. ti farei diventare wurstel in una vignetta di jacovitti
e mi fa male amarti e mi fa così male che lo sento nello stomaco, nella pelle che si intorpidisce, nelle dita che si piegano sui palmi e per fortuna che non ho le unghie. e mi guardo allo specchio e mi chiamo con il mio nome. cogliona. cogliona. cogliona.

sempre a coprire le tue malefatte, a scusare le tue bizze, a farti da madre. se vi serve un uomo non sposatevi mai. non è del marito che avete bisogno. se invece volete per sempre una persona che dipenda da voi, perfetto, vi mando il mio.

15 giugno. oggi.

non ho cucinato per diversi giorni, impegnata com’ero a eliminare ogni traccia di polvere e di “sospeso” da ogni angolo di casa. poi è finita la ciambella da colazione, l’arma più potente di cui dispongo.  l’uomo è andato in allarme. poi in oscillazione, infine si è arreso e mi ha urlato per scale:

– mi sono preparato le fette biscottate da solo! (lui, con lo stesso entusiasmo di un treenne che si allaccia le scarpe in autonomia per la prima volta)
– davvero???? (io con espressione paracula)
– mi sono spalmato le fette di burro e poi ho messo la marmellatina
– ma che braaaaavo!
– la tortina quando la fai? (paura eh?)

e ieri con casa e cucina in ordine quasi maniacale /dura poco, lo so, ciambella preparata e motogp da guardare la colazione gliel’ho servita io.

Quartetto biscottato ai 4 gusti

le composte sono tutte preparate con il metodo quasi ferber, in pratica le faccio nello stesso modo con cui preparo le scorze d’arancia candite.

su un chilo di frutta metto 350/400 di zucchero, il succo di un limone, lascio riposare in frigorifero 24 ore e poi metto a bollire pianissimo. quando raggiunge bollore spengo e lascio freddare. poi ripeto fino a consistenza desiderata. par di mangiare caramelle

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ciliegia; 1kg di ciliegie, 350g zucchero, un limone – albicocca (uguali proporzioni e ho frullato con minipimer  prima di invasare)

 

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fragola: 1kg di fragole, 350g zucchero, un limone (notare le fragole quasi intere, sono bocconcini golisissimi)

arancia pompelmo rosa: il succo di tre arance bionde e di tre pompelmi rosa (i miei erano piccini, dono del vicino che coltiva agrumi come fossero rose) 400g di zucchero e mezzo cedro. non ho messo nessuna scorza e assomiglia molto a una gelatina.

e comunque torno a guardarmi allo specchio e quella che vedo è sempre la solita cogliona. cogliona. cogliona

bizze, colazione, confetture, marito, marmellata

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