in prima sila
la calabria è quella parte d’italia che parrebbe una punta di calzino ma, secondo me, è più simile al corpo di una donna. alte vette raggiungibili da un ventre lambito da due mari.
ora, facciamo che siete appena arrivati sulla sila, l’accoglienza è calda, la temperatura ideale.
appunti sparsi:
– ho meno rughe. merito del silenzio assoluto della notte? dell’acqua, ottima, della doccia? dell’ossigeno che a 1400 mt sul livello del mare è un perfetto anti aging? o hanno inventato uno specchio per alberghi con effetto photoshop?
– siamo atterrate sul mare e in meno di un’ora e mezza eravamo in montagna. su un pulmino, ben guidato, ma non velocissimo. immaginate fossimo state in moto.
– di giorno maglietta, di sera giacchetta.
– orizzonte che cambia, restando sempre fedele a una prorompente natura.
– la sensazione di trovarsi spesso dentro una pellicola girata negli anni ’70 in un’Italia che ci crede ancora e ci prova tanto.
– a tavola, in compagnia, è sempre una festa e c’è sempre un “assaggia anche questo e dimmi com’è” esattamente come a casa di amici o di mamma
– l’accoglienza dei calabresi è più calda di quanto potessi immaginare e di quanto ricordavo.
– le strade della sila sono un bellissimo allenamento per pedali. e i sentieri un bel percorso per correre.
– i funghi porcini. le patate. le mucche. le pecore. le patate. i funghi porcini. le patate.
– i laghi artificiali dell’altipiano non sono meno suggestivi dei laghi naturali.
– il silenzio. quasi zero inquinamento. e il buio pesto, quindi il cielo immenso di stelle.
– i calabresi mi hanno ricordato i romagnoli di un tempo. forti e diretti. sorridono ma ti scrutano dentro.
– lo sguardo si è perso fra ulivi, pini larici e immense coltivazioni di patate.
consiglierei la calabria per una vacanza? più di una. per esempio:
– famiglia senza auto: in treno fino a roma, volo ryanair su crotone. siete già al mare. ma con il pulmino noleggiato in meno di niente siete nel bosco.
– in moto: l’altipiano della sila è l’ideale per i bikers, paesaggi montani, ombrosi e agriturismi con salumi, formaggi, carni grigliate e primi piatti corposi.
– in bici: proporrei di metterla sull’aereo con voi e di programmare il tragitto con le tappe in fattoria, ma l’hotel può fornirle a richiesta.
– in famiglia capita che alla moglie piaccia il mare e al marito la montagna. sulla sila avrete entrambi. alba da una parte e tramonto dall’altra.
in ogni caso credo che l’auto sia da scartare, per non sentirsi troppo indipendenti da questo territorio che va vissuto assolutamente vicino a qualcuno del posto. fidatevi. per respirare orgoglio e imparare. imparare. imparare.
e la parte in cui imparo a fare i maccheroni al ferretto, il caciocavallo e i lillulilli? la formazione dei soci aifb? il motivo per cui eravamo lì?
quella la sto ancora preparando. intanto ho comprato la semola. #fattorieapertesila
#fattorieapertesila #aifb #sociaifb #turismosostenibile, calabria
Mapy
Che bello saperti nella mia terra e leggere quanto di interessante e bello sei riuscita a vederci! 🙂
mogliedaunavita
la calabria che ricordavo non era così bella. ma io sono più grande e la vostra gente più aperta, forse. che bello trovarti qui.
Mapy
Grazie, Silvia! Avevo già commentato due tuoi precedenti articoli, bellissimi come sempre, ma non trovavo traccia dei miei interventi, probabilmente lasciavo incompleta la parte dove vengono richiesti i propri dati. Stavolta il tentativo è andato a buon fine e ne sono felice. 🙂
mogliedaunavita
<3 son contenta
LA LUNA NERA
sei la seconda persona in una settimana, che mi parla di Calabria perchè l’ha appena visitata! tutti concordate sulla grande capacità di accoglienza dei calabresi e sulle bellezze naturali. purtroppo esiste anche il lato “degrado” ma su questo ho sentito che ci sono dei segnali incoraggianti.
io trovo che un pò tutta la nostra bella penisola sia a rischio degrado e che ognuno di noi ne è responsabile.
con questo caldo vorrei proprio volare magicamente in uno di quei posti incantati (e freschi!) di cui parli!
mogliedaunavita
e non ti ho ancora parlato di alcuni dettagli degni di nota. il degrado dipende in gran parte da noi. siamo noi i primi a non amare la terra che viviamo. non la sentiamo abbastanza nostra. non nei dettagli di “senso civico”
Mariangela - A little place to rest
Hai sintetizzato divinamente quello che abbiamo vissuto! =)
mogliedaunavita
Mariangela, questo è l’antipasto silano. baci e benvenuta. applausi per aver cambiato “registro” adesso arrivo anche da te.