kefir, chè?
quasi oggi, un anno fa, tornavo a casa con due nuove creature da nutrire. che a titti è bastato pochissimo convincermi che il mio bene e la mia salute sarebbero migliorati assai.
la foto è inguardabile lo so, ma è l’unica testimonianza dei due organismi che si andavano ad aggiungere alla pasta madre e alla lista delle cose che assumo a colazione:
latte di kefir e acqua di kefir. solo uno è sopravvisuto. quello che lo sparso ha subito chiamato il cervello di frankenstein, l’acqua di kefir, l’ho congelata dopo due settimane e adesso ha un aspetto orrendo in freezer. devo decidermi a buttarla. l’ho buttata. per qualsiasi informazione su cosa sia il kefir leggete qui. e leggete qui e leggete qui.
il latte di kefir, invece, ora è il mio yogurt abituale. ci ho messo un tempo tot per capire che pesare i grani e mettere la percentuale giusta di latte era la cosa migliore per la riuscita del sapore finale. ci ho messo molto meno a scoprire tutte le favolose proprietà di questo yogurt che non contiene lattosio, ma probiotici, oltre a minerali fondamentali come calcio, magnesio, fosforo e zinco e amminoacidi, vitamine e antiossidanti. forse dovrei consumarne più di 100 g al giorno, gulp!
mi fa stare bene, ha rinforzato il mio sistema immunitario e funziona alla grande come maschera per il viso e per i capelli.
lo uso per fare ciambelle, torta di mele, yogurtgelato, ci faccio un formaggio spalmabile, assomiglia molto al quark, che utilizzo anche nei tramezzini e nei piatti che richiedono salse, insomma è diventato protagonista in cucina, ma non solo, perché, ho scoperto che se ne avanza, rifermentato per più giorni, è perfetto per pulire rame e argento.
è sufficiente “tocciare” uno straccino in una ciotola di kefir a lunga fermentazione e strofinare il rame, l’argento e anche l’acciaio (meno potente su quest’ultimo, devo sempre aggiungere anche bicarbonato per ottenere un effetto cif) non pensate che sia più salutare dei prodotti in commercio?
come mi comporto io?
Kefir di latte:
Peso i grani di kefir, in genere 10g, li metto in un barattolo di vetro, aggiungo 100g di latte fresco intero e copro con un tovagliolino. dopo 24/30 ore circa, a temperatura ambiente, scolo lo yogurt ottenuto con un colino di plastica, utilizzando un leccapentole in silicone cerco di “spremere” i grani fin quasi ad asciugarli, lavo il contenitore, lo asciugo e daccapo, grani, latte, tovagliolino, 24/30 ore. non sciaquo mai i grani, anche se in molti tutorial troverete questa indicazione, al massimo mi è capitato di sciacquarli con un poco di latte le volte che per forza di cose ero costretta a rinfrescare dopo 48/72 ore. perché se vado via per il week o per impegni di lavoro, non mi porto tutto l’armamentario. in questo caso ripongo il barattolo in frigorifero, la fermentazione sarà molto più lenta ma non succederà nulla di male ai grani. (che ho anche congelato e scongelato con successo). poi ogni 2/3 giorni, ripeso i grani, che si moltiplicano in fretta e per non produrre quantità eccessive di yogurt, butto via l’esubero senza rimpianti. (sì, si possono mangiare ma io non sono ancora granivora)
come per la pasta madre, i grani di kefir, non sono in vendita, vengono donati da chi li sta coltivando. se abitate in romagna e li cercate, io e titti, sopratutto titti, ne abbiamo da spacciare a tutti.
poi possiamo pronunciare e scrivere Kéfir, kephir, kefyr, sempre lo stesso alimento è.
autoproduzione, kefir, kefir di latte, ricotta di kefir, siero di kefir, usare il kefir come maschera, yogurt di kefir
Elena Bruno
Sono entrata nel “tunnel” della pasta madre nel dicembre 2013 … mi piace l’auto produzione casalinga. Quasi, quasi … Grazie per le notizie! adesso ne so qualcosa in più 🙂 Smack
mogliedaunavita
l’inizio può sembrare impegnativo, ma poi diventa un gesto abitudinario
Roberta
Bellezza, ho le bestiole in frigo, regalatemi due giorni fa… Che tu sappia, si possono anche nutrire con latte vegetale?
Grazie.
Un bacione,
R
mogliedaunavita
latte di riso, di soia, di capra, quello che preferisci, anche se nutrendosi di lattosio, modificheranno anche le proprietà.
LA LUNA NERA
ecco , Roberta ha sollevato il problema: quale latte? io potrei procurarmi solo latte di capra, di cui possa essere certa della genuinità. dalla tua risposta mi pare che possa andare bene anche quello.
ho avuto un grande amore per il kefi d’acqua, qualche decennio fa. poi, come tante cose, l’amore passa . ma adesso riproverei. eh, quante cose vorrei fare, io!
vorrei anche riprendere la pasta madre, anche se l’abitudine al lievito di birra (secco) non sarà facile da abbandonare. ma riproverò, ah se riproverò!
baci e…a presto!!!
mogliedaunavita
ma che sia presto davvero!
puoi usare qualsiasi tipo di latte, dipende dalla tua personale preferenza, io con il kefir d’acqua non ho avuto empatia. la pasta madre batte lievito secco 10 a 1 😉