ciclovia peschiera del garda/mantova

chiacchiere, viaggetti

da quanto tempo non ci prendiamo una vacanza? da quanto tempo non andiamo via io e te, senza farci prendere dall’ansia “possiamo permettercelo?”
sono tanti dieci anni? se li metti un giorno dopo l’altro sì, ma se ci pensi sembrava ieri.

il cicloturismo ci salverà

andiamo in bici?
dai.
dove andiamo?
sulla ciclabile che da peschiera arriva a mantova.
ma ce la facciamo?
certo che ce la facciamo.
(avremmo voluto farla tutta in bici: ma servivano troppi giorni e noi ne avevamo solo due) (il sogno futuro? faenza/ferrara/mantova/peschiera)

io con la bici da corsa, lui con la bici sua, quella da uomo col cannone.
ci abbiamo passato l’estate in sella, su e giù, a far quel che ci andava.
ad andar per campagne e balle, piazze e coni gelato, collina e chioschi piadina
è un andare diverso dalla frenesia automobilistica.
è assaporare la strada, è il naturale movimento delle gambe, che una pedalata dopo l’altra non sentono più la fatica.
l’importante è che non ci sia gara.
che mi fermo a guardare anche un filo d’erba se questo tocca le corde del mio sentire.

partire leggeri

abbiamo preparato un paio di zaini con il minimo indispensabile, un cambio, un maglioncino, due borracce, il carica batteria per i telefoni e un paio di t-shirt come pigiama.
la cosa più pesante è la catena per la mia bici e comunque lo zaino, sulle spalle, dopo un tot di km, si sente.

(col senno di poi meglio portare un cambio anche per i calzoni da bici, anche se si sta fuori solo un paio di giorni)

bologna/verona/peschiera

errano/faenza a pedali
faenza/bologna con il regionale bici al seguito (biglietto bici valido 24h)
bologna/verona con il regionale bici al seguito
verona/peschiera con il regionale bici al seguito
peschiera/mantova sulla ciclabile
mantova/faenza in regionale con bici al seguito, cambio a modena

peschiera/mantova

la ciclabile parte di lato al castello, scesi dalla stazione ci sono cartelli con indicazioni che poi si perdono sul lungolago e non è facilissima da trovare.
google ha le mappe pensate per auto e pedoni, non si raggiunge con facilità.
la soluzione più breve? chiedere, ed è fatta.

varrebbe la pena fermarsi una notte sul lago, peschiera è davvero molto bella, nonostante la folla che abbiamo incontrato, c’era una gara di triathlon e la confusione era parecchia.

la ciclabile e le sue tappe

una volta entrati sul percorso, la pace.
ciclisti tanti, famiglie tante, ma nulla di così fastidioso e dopo una ventina di chilometri già molto meno che sul lago.
il percorso è tutto sul mincio e via via che si abbandona il garda e ci si addentra nel lungofiume, la natura diventa una compagna di viaggio.

valeggio sul mincio e i giardini sigurtà li abbiamo salutati da lontano, che pà quando parte vuole arrivare, ma a borghetto ci siamo fermati a mangiare e solo a ripensarci mi si apre il sorriso in faccia.
alla vecchia bottega tornerei ora, ottimo a partire dal cestino del pane, ottimi i tortelli di valeggio, non sono i miei preferiti i capunsei, solo per il mio gusto però. ho lasciato il cuore al dolce.
l’agriturismo che ci ha ospitati per la notte è perfetto per chi viaggia in bici, spazi ampi e la possibilità di tenere le bici vicine, non troppa scelta a colazione, avremmo preferito qualcosa di più.

considerazioni

è un pedalata rigenerante e settembre è il mese perfetto
la ciclabile è frequentatissima, tanti stranieri e famiglie
ci sono tappe obbligate e anche ristori, meno nel tratto lombardo
la parte mantovana risente dei grandi allevamenti di bestiame, è meno suggestiva e ti sembra di aver pedalato più di quello che hai fatto realmente, per questo la prossima volta faremo il giro inverso.
mantova è me ra vi glio sa e noi non abbiamo visto niente se non in sella, che abbandonare le bici per entrare nei musei o altrove non ci faceva stare tranquilli, quindi le città devono pensare seriamente a parcheggi custoditi per ciclisti perché questo sarà il futuro
chi vuole unirsi alle prossime gite? 🙂