madri, coraggio!
è l’esortazione che mi sento di fare alle giovani e meno giovani madri che affollano la riviera romagnola. non ho idea se siano un campione fedele dell’essere madri oggi, ma io sono rimasta sconcertata e anche un pochino preoccupata di quanto ho visto e sentito. ho visto bimbi piccini che in acqua imploravano la mamma a fare il bagno con loro, a giocare a palla, ad accettare gli spruzzi, a giocare insomma e le madri con voci isteriche gridare che avrebbere preferito stare a casa a lavorare tutto il mese invece di sopportare i loro lamenti. ho visto madri lasciar piangere il figlio che voleva giocare vicino all’acqua e loro volevano continuare a leggere, ho visto madri che continuavano a comprare pizze e gelati a bambini già fuori taglia, ho visto famigliole arrivare in spiaggia a mezzanotte passata con bimbo di non più di 4 anni che voleva giocare a palla (ma i bimbi non dovrebbere essere a nanna a quell’ora?) ho visto tanti “papi?” rispondere con sollecitudine ai figli e mai alzare la voce o dire no! chiamami babbo, papà, chiamami con un verso ma papi no! ho visto famiglie italiane che non avevano nulla delle pubblicità se non la parte più fastidiosa. la ripetitività. poca armonia, pochi sorrisi, poca vacanza. macchina fotografica alla mano “fai la lingua tesoro dai, fai la lingua alloraaa! ti ho detto fai la lingua!!! poi per fortuna ho visto tanti nonni e tanti bambini felici, sorridenti e coccolati…quindi forse le mamme che oggi non ce la fanno potranno riscattarsi diventando nonne e lasciare oggi alle nonne i figli che non riescono a gestire.
Virò
Il consiglio più intelligente che ho ricevuto quando stava per nascere mia figlia è stato “non dar retta a nessuno e segui l’istinto”…
Ottimo consiglio: la sua infanzia è stata tutto giochi, favole e scoperte condivise. Ora che la sacrosanta sete di autonomia me la allontana sono felice di aver seguito l’istinto e di essermi goduta la sua crescita.
Forse è questo su cui le giovani mamme dovrebbero riflettere: quello dei giochi e della spensieratezza è un tempo che passa come un lampo mentre le riviste da leggere sotto l’ombrellone no…
titona
vero, verissimo. vola la loro infanzia e non potremo mai recuperare gli attimi perduti. peccato che come per ogni cosa uno se ne renda conto troppo tardi. io, per fortuna, ho giocato tanto con il mio bimbo, anzi posso dire che grazie a lui ho rivissuto l’infanzia che mi era mancata, ma se potessi ricominciare daccapo, lo sai, almeno tre figli e tutto il tempo per viverli.
Virò
Condivido pienamente…
A che punto è la tua cucina? Risolta la perdita?
titona
stai mettendo il dito nella piaga…dilagante e non ancora guarita. siamo ancora come un mese fa. se va tutto bene forse per fine settembre. io mi divido fra ufficio e casa a Riccione, dove dormo meglio, vivo meglio, respiro meglio…però che fatica e le tue vacanze?
Virò
Concluse purtroppo, però rilassanti e familiari…ora si ricomincia!