il coniglio pasqualino

il pensiero quando arriva arriva – parte seconda

la prima parte

io quelle che ci vogliono per andare forte! Le ultime parole le aveva sentite di spalle Mara, tirata per mano da quel piccolo ometto deciso, verso l’uscita del bar. “li lasci perdere signora, non se ne vedono tante di donne belle come lei e non sanno fare i complimenti come si deve” aveva scelto bene a chi chiedere aiuto, pensa Mara, gli occhi  e il sorriso non avevano mentito. la statura fuori dai canoni non aveva generato livore e ripicche nell’uomo che aveva di fronte. era schietto e gentile. “l’officina è chiusa e non credo di essere capace di riparare la gomma” però le posso dare un passaggio se vuole e poi, domani, porto la sua moto in officina e la faccio riparare. neanche sbruffone, capace di ammettere la sua inesperienza senza inutili storie fasulle. “devo andare alle scuole di voltana. cercano personale volevo prendere i moduli” Allora l’accompagno, non mi è mai piaciuto andare a scuola, ma questa volta lo faccio volentieri, accompagno la maestra! Piacere io sono Pasquale.  Mara, piacere mio! e sale in auto avventata ma tranquilla e, girando il viso verso la porta del bar, lancia un ultima occhiata di sfida a tutti quanti, usciti a controllare. “ve lo rubo un momento!” grida sorridendo e sa che il paese avrà da parlare per l’intera giornata. poi rivolta a pasquale: – grazie è molto gentile. mi basta un passaggio alla scuola, poi mi farò venire a prendere.- sono tutti fuori gli amici di sempre. con la faccia stupita e anche stupida, che non se lo spiegano perchè lui che le donne lo hanno sempre scansato. e che cosa ci avrà visto di buono in quel coniglio. che a una donna, lui, non sa cosa farci.

guida piano pasqualino, perchè vorrebbe far durare il viaggio più del possibile. ma non vuole neanche fare brutta figura e allora mette la musica da fischiettare. così non sbaglia a parlare. e la vede l’espressione di mara, le labbra che formano un sorriso e il piede che batte il tempo. “la musica fa bene vero?” fa bene al cuore e colora i pensieri e va volare i sogni e sono già arrivati alla scuola e le parole non sono state dette anche se potevano e mara scende ed è già pronta a salutare. a ringraziare. abbassa il volume Pasqualino, come l’umore. sorride però e chiede: “l’aspetto se vuole, senza problemi. l’aspetto”  mara porge la mano pronta a salutare e a dire – grazie ma…- lo sguardo, quello sguardo – grazie ma…

(…continua…)

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