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cattive compagnie (farfalle in pasta fredda)

buongiorno posso parlare con chi si occupa di contratti telefonici? sono io. salve la chiamo per illustrarle una straordinaria offerta. posso sapere con quale gestore sta lavorando? no. come no? no! non le voglio dire con quale gestore sto lavorando. le è maleducata lo sa? si, lo so. ero gentile e ben disposta e pronta ad ascoltare tutti, fino a quando ho potuto constatare, sulle mie fatture, che siete tutti uguali, truffaldini e bugiardi e, non esiste convenienza per noi che siamo costretti a lavorare con il telefono e con la mail e con gli aziendali. vado avanti o ha già indovinato di chi parlo? click.

ero una ragazza ottimista e sorridente. sono un’adulta delusa.

ps:

ma è davvero così caldo come leggo ovunque? perchè non lo sento? e pur mi piacerebbe sudare di più che la doccia dopo è favolosa…oggi ho tagliato una cesta di ciliegini dell’orto, messi in pirofila con bocconcini di mozzarella, olio evo e sale, una manciata di basilico spezzettato a mano e poi farfalle (quelle cotte sul fornello, non quelle prese al volo).

una poesia di pasta estiva. servita calda o fredda. o tiepida. io l’ho mangiata in piedi.

sto leggendo “l’uomo dei cerchi azzurri di fred vargas” – ho voglia di andare a correre.

bocconcini, ciliegini, lamentiamoci, pasta fredda, primi piatti, telefonia, viva il piatto unico

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