oh che bel castello (risotto al radicchio)
innocenti marcegaglia per la precisione, installato sulle scale di casa due settimane fa e ancora non rimosso e a quanto pare inamovibile. invita a scalate di pulizia profonda, suggerisce coreografie per musical personali con stonature assicurate, io ci passo sotto per salire in mansarda a salvare il principe consorte, mi ci arrampico e canto nel mio inglese inventato fingendo di essere la gobba di notredame o la maria di west side story.
il film però è meno divertente. abbiamo dovuto rifare il tetto delle “unità abitative” lato strada; 4 villette cielo terra, una cifra spaventosa in fatto di euro. un mese abbondante di lavoro (agosto), la sostituzione del lucernaio con un fantastico e innovativo sistema “vedux” che ci ha creato danni che non immaginavamo. per 27 anni abbiamo avuto un lucernaio fisso. perfetto, 4 piani di luce sulle scale a chiocciola, ma in accordo con le altre “villette” abbiamo optato per “tetto nuovo, lucernaio apribile nuovo”. io mai avevo sentito la necessità di aprire il lucernaio sulle scale e non sopporto le cose automatizzate quindi abbiamo scelto il modello a bastone e senza oscuranti (che non mi interessa far buio la sera e aprire la mattina, ci pensa il sole da anni per questo) insomma: lucernaio nuovo installato in un giorno che ero da babbo, rientro, salgo le scale piene di macerie, alzo gli occhi e vedo che per smontare il vecchio hanno scassato il muro oltre ogni misura, che non hanno ripulito le scale ma soprattutto che al risveglio il sole picchia forte nel vetro trasparente, che le cache di uccellino sono immediate e ben visibili fin nei dettagli e che quando piove il rumore sembra “al mio via scatenate l’inferno” ok. voglio indietro il mio vecchio, discreto, silenzioso e caro lucernaio. o almeno un doppio vetro con intercapedine come avevo. e l’azienda, costretta a ripristinare il muro, installa il castelletto…e ci abbandona. ora che si avvicina il momento di addobbare la casa a natale…credo che lo arrederò di pungitopo e rami d’abete e quando arriveranno i muratori li sistemerò tipo presepe sul castello innocenti marcegaglia.
e questo si aggiunge a un periodo di …dieci anni? in cui i contrattempi e le cose che non vanno no, superano di gran lunga i momenti di assoluta felicità come per esempio: guardare e riguardare la cesta dei panni da stirare ancora vuota, la cesta dei panni da lavare vuota pure, due chili di biscotti in dispensa, la pasta madre da rinfrescare e, il radicchio del super che è buono, ma mai come quello spacciato ai caselli 🙂 e allora comunque “ho riso” con il radicchio trevigiano e il radicchioradio.
vialone nano, radicchio di treviso, pancetta affumicata, vino, brodo vegetale, cipolla e un tegame di coccio.
tagliare la cipolla fine fine, stufarla nel coccio con poco olio, sale e acqua, contare tre cucchiai di riso a testa, lucidare il riso mescolando a fiamma alta con cucchiaio di legno, sfumare con poco vino (ho usato il bianco ma anche rosso…) aggiungere il brodo vegetale portando a cottura mescolando di tanto in tanto a fiamma dolce. a metà cottura, dopo circa dieci minuti, aggiungere il radicchio tagliuzzato e poi il formaggio che preferite per mantecare. (no ho messo burro, solo abbondante formaggio francese tipo gruyere)
cuocere il risotto nel tegame di coccio permette di non dover costantemente mescolare e quindi ho potuto tranquillamente mangiare in pinzimonio i gambini bianchi del radicchio che ho preferito non mettere per intero, cosa che mi ha reso più tranquilla e più propensa a tornare sul castello a cantare…
lamentiamoci, primi piatti, radicchio trevigiano, risotto, tegame di coccio, tubi innocenti, velux, vita, viva il piatto unico
Wennycara
Ehi, quante cose mi sono persa… questo restyling m’è nuovo, e mi piace!
wenny
mogliedaunavita
wen è nuovissimo anche per me! e non lo sapevo neanche… adesso mi sa che devo fare i compiti…
scarlet
Ciao Silvia, complimenti per il nuovo look, oltre a quello che scrivi, sempre molto intenso e appassionato. Mi spiace per il furto che hai subito, anchi’io lavoro con il Mac, e sarei persa senza tutto il suo contenuto, quasi tutta la mia vita. Un abbraccio
mogliedaunavita
scarlet grazie per la solidarietà e sì, una sorpresa anche per me il nuovo look! il mio sparso ha fatto di testa sua ancora una volta!
Reb
Tu fai bene al cuore, Maria/Esmeralda mia….ti abbraccio, inforco il caschetto e salgo sulle impalcature con te, irrequiete trapeziste che non siamo altro!
mogliedaunavita
andiamo col coro? scema che sei!
roberta cobrizo
mi è venuto l’affanno a leggere di lavori e a vedere l’impalcatura…
mi sono rappacificata solo col risotto.
a me piaceva tanto il design vecchio, però… ma son tardona io, ok, ok.
mogliedaunavita
io ancora non ci ho fatto l’occhio. e devo mettere a posto anche qui, se non bastasse casa. poco alla volta …l’impalcatura l’han tolta ma il alvoro è fatto a cazzo. ops…l’ho detto!
roberta cobrizo
lo dico e lo ridico anch’io, ogni giorno… servisse a qualcosa! e invece niente.