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colp de theatre

mi piace il teatro. mi piacciono le storie che si dipanano davanti ai miei occhi. mi piace sentire l’energia e l’impegno di chi recita, mi piace ma, come in tante altre cose, mi trovo da sola con queste passioni da soddisfare. che pà è troppo pigro per spostarsi la sera e non ce la può fare a stare seduto senza dire la sua per 2 ore. e le amiche sono indecise e troppo impegnate per accompagnarmi. ho rinunciato per un paio d’anni. ma a settembre mi sono regalata un abbonamento al teatro di conselice. e vado sola. mi sono sentita libera e anticonformista e ancora adesso lo rifarei ma, manca un particolare fondamentale nel mio andare a teatro da single. manca il poter parlare e confrontarmi su quanto visto. che a volte lo spettacolo ti lascia un bagaglio che vorresti condividere. o battute che vorresti subito ripetere. oppure ti fa scoprire autori che non avresti pensato per come si sono mostrati. ecco, superata la difficoltà dell’andare a teatro da sola, mi si presenta questa mancanza di condivisione. e allora uso il mezzo che mi sono scelta per i miei travasi di parole e lo scrivo qui che non immaginavo un cerami così. non avevo la più pallida idea di chi fosse. restava un nome in opere importanti ma, come spesso succede, non mi ero presa la scomodità di andare oltre ai titoli di coda. invece vincenzo cerami merita di essere letto e riletto. e applaudito a teatro se come me si ha la fortuna di avere fatto un abbonamento curato da qualcuno che lo ha scelto per noi.

ier sera invece ho applaudito in coppia. in coppia ho riso e riso forte un grande antonio albanese. che pà ha sfidato i sei gradi sotto lo zero, ha rinunciato ai giochini per una sera e a teatro a faenza ci è venuto con me. roba da ridere appunto.

comico, conselice, le mie ricette, marito, teatro

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