frasi d’amore quotidiane

dacci oggi…e dacci domani…

(attenzione, questo post è vietato a chi si sente urtato da un linguaggio non in linea con il trattato di…)

sei come tua madre (io a lui) egoista e solitario

sei come tua madre (lui a me) mentre mangi non ti fermi a respirare

vaffanculo a te e a tutta la tua famiglia (lui a me)

lo sai che ti sposerei di nuovo, subito?

ma non vedi che sei più larga che alta?

dov’è il mio tavoliere delle puglie?

ma guardati! panzunaz e plè

sei bellissimo.

tu e tuoi comportamenti uterini

ragioni col cazzo

non me ne frega una sega nè di te, nè di tuo figlio

quando non ti sento mi manchi moltissimo

non sei capace di tenere in ordine le tue cose, figuriamoci le mie (lui)

non devo mettere in ordine niente io, non c’è niente di mio qui (lui)

sei tu la donna, devi farlo tu

se non ci sei mi preoccupo

sei tutta la mia vita

tu continua a parlare sapendo che non me ne frega un cazzo di quello che dici

mangio per sopravvivere, mi basta un panino, sei tu che sei fissata col cibo

amore?

questo è l’amore di ogni giorno e non solo l’ardore plasticoso e cioccolatoso e coccolatoso del 14 febbraio. giorno famoso per il caro pasto e il trattamento pilotato del cliente…lasciando sanvalentino alle celebrazioni commerciali noi, sposati da una vita, ce lo scambiamo nel quotidiano vivere l’amore. festeggiando quando lo sentiamo più simile a noi, brontolando quando ci ignora. e continuando a raccontarselo, che è il modo più facile che io conosca per ritrovarsi. e mai per convenzione, ma ogni volta che ci va, parliamo di come ci siamo incontrati e di come lui subito abbia pensato che ero io e di come io subito abbia pensato che era una testa di cazzo.

i biscotti sono quotidiani. la forma è straordinaria. ci ho voluto provare. e sono anche soddisfatta. io poi, che credo nei segni…che significato ho dato ai cuori uniti in cottura?

 

i biscotti di tutti i giorni:
500g di farina (io uso la 0)
125g di burro
3uova medie
250g di zucchero semolato
una bustina di lievito
vaniglia un pizzico
buccia di limone una grattata

nella planetaria unire tutti gli ingredienti, il burro deve essere a pomata e non sciolto, pena la formatura. una volta che il composto si è amalgamato in una palla, prelevare piccoli pezzetti di impasto e arrotolarli nella mano formando ferri di cavallo, cuori, o ciambelline. preriscaldare il forno a 180° e cuocere su placca rivestita di carta forno fino a doratura (col forno statico ci mettono circa 20′ con il ventilato meno ma si rischia la bruciacchiatura (che io amo) con queste dosi ne vengono 3 teglie. per una settimana circa di brutte parole e perdoni

amori, biscotti, lamentiamoci, ma-rito, matrimonio.marito

Commenti (27)

  • Cosa c’è di più vero dell’amore quotidiano? Nulla, e men che meno l’amore plastificato di San Valentino…
    L’amore quotidiano è vita, e la vita si sa è gioia e dolori, pianti e sorrisi….
    …e nonostante tutto si finisce sempre insieme come i tuoi splendidi biscotti che si sono intrecciati!

  • “tu continua a parlare sapendo che non me ne frega un cazzo di quello che dici”. che idiota che sono, mi sono sempre limitata ad esprimerlo con la faccia. stasera al primo lamentume glielo dico. poi me lo mangio.

      • in fila dal fioraio per il mazzolino preconfezionato (la fioraia lo sa che alle 12.25 non hanno tempo per l’attesa) con l’aria imbarazzata di chi sa che gli altri sanno che è lì per quel ricatto, non per volontà propria: che tristezza. scene di rito il 14 febb e l’8 marzo.
        eppure ho visto di peggio: lei che compra mimose (per se e per le figlie), da consegnare al marito “che se ne dimentica sempre e poi rimane male poverino!” perchè possa… regalarle a loro.
        sembra inventato ma è pura verità!
        però Silvia, qualche nota a fine pagina…ad es quel plè che vuol dire??
        traduci per il resto del mondo che l’intuito non sempre basta!

  • luna, ple è pelato. pancione e pelato. hai ragione, scusami. Non si inventa niente purtroppo! io sono stata una segretaria che ordinava fiori per la donna del capo. avevo solo 18 anni e mi sentivo in un film. poi ho finito per comprare io stessa i fiori che pà regalava alla sua segretaria. che io lo amo a prescindere, ma lei no. e non sono contraria alle carinerie. comprarseli per se…sai che avevo un’amica che se li spediva? chissà se ci credeva anche! 8 marzo, altra festa, altro spreco!

    • spedirseli è “grave” ma almeno c’è un solo passaggio. ma comprarli, consegnarli, riaccettarli, per me è da ritiro della patente! si, va bè, sorvoliamo sulle diverse gradazioni di follia.
      ah, allora potevo arrivarci, noi aggiungiamo solo una “t”! sarà che oggi sbadiglio, sbadiglio…avrei bisogno di quella passeggiata al sole e mare

      • avevo letto “ricettarli” stile ricettazione. ahahah! siamo sgombiate davvero. che il mare e le passeggiate si facciano giornate intere di noi.

  • Carissima, inanzitutto grazie grazie, per i tuoi commenti, mi piace incontrare delle persone sensibili. Premetto che a mio parere la sensibilità è indice di forza interiore, le quali (sia la forza che la sensibilità) vanno sempre esternati con grande orgoglio.
    E vedo che tu lo sai fare con forza dirompente.

    Questo post me lo conservo.

    ciao

    sergio

  • è un attimo… un attimo, ma che rimane… oltre i fiori sfioriti.
    condividiamo le lotte furenti, pure dalle mie parti, oltre i vaffa. portate a metà pesano meno. le distanze si abbreviano e col tempo si è imparato a non perdere troppo tempo per perdonarsi.
    Intanto Giacomo ieri ha voluto che gli disegnassi la faccia piena di cuori. Potevo rifiutarmi? 😉

  • immagina invece solo silenzio, o comunicazioni ‘obbligate’ al telefono, sennò paghi inutilmente, o voglia di parlare repressa perchè tanto non c’è…..
    Varie forme di dare parole all’amore.
    baci
    A

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