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procediamo a passatelli veloci

verso una nuova stagione alla quale non so dar nome. che piove, grandina, soleggia il cielo e freddo bigatto. gli orologi hanno allungato il passo. il mio ora, in un attimo, è diventato dopo

e la cartiera*, che deve aver preso tempo senza perdere tempo, ha spostato la lancetta avanti di sabato pomeriggio. e allora io son partita da casa alle 17e20 e dopo un chilometro erano le 18e20 e mi sono guardata intorno per vedere se ero io, se era lui o se era vero che avevo perso un’ora così, che mi capita eh? di perdere ore, pensate a quando le ritroverò, tutte ammassate a non saper che farsene fra di loro.

insomma è già il primo aprile. l’anniversario del concepimento. sparso per forza sarebbe stato. fra tutti i pesci d’aprile quello capitato a me  era spermatozoo.

è anche già tempo di pensare a perdere quel peso accumulato sul cuore e sulla pancia. aiuto. non ce la posso fare da sola. aiuto.

e comunque pasquetta. gita fuori porta al massimo per sbatter briciole e tovaglie. chiudi che fa corrente. e allora a piccoli passatelli andiamo avanti. nel brodo.

passatelli di romagna

200 gr di pane comune** raffermo grattugiato

200 gr di parmigiano reggiano stagionato 30 mesi

4/5 uova di gallina o 1 uovo di oca*** e 2 di gallina

1 noce moscata

la scorza grattuggiata di un limone bio (se vi piace) io in genere la ometto

Procedimento

grattugiare a mano,  o nel mixer, pane comune, parmigiano e noce moscata.

impastare con le uova aiutandosi con una forchetta, o nel KA con foglia a velocità 1,

fare una palla, coprire con pellicola e lasciar riposare fino a ora di pranzo.

con il passapatate formare i passatelli come da video. buttarli nel brodo a bollore, appena salgono spegnere la fiamma,  mettere il coperchio e lasciar innamorare.

passatelli

il pezzettone che si intravede nel brodo è quello che rimane attaccato sul fondo dell’attrezzo. si butta così intero nel brodo e chi se lo trova nel piatto si sente fortunato per tutto il giorno

 

*la cartiera è prima di tutto un punto di riferimento per tutti coloro che abitano o si trovano a transitare sulla via Firenze che collega Faenza a Firenze appunto. riferimento visivo e di prossimità per l’alto camino che svetta, riferimento per l’odor di graticola della trattoria, per il primo caffè del mattino, per il panino col salame e per l’orologio con la temperatura. nella realtà è anche una vecchia cartiera.

**per pane comune si intente il pane completamente privo di grassi. no olio, no strutto.             è l’ingrediente da non sbagliare, pena la trasformazione in poltiglia da bere. quindi se non avete a dispozione un bravo fornaio che vi fornisca pane comune, fatelo in casa con lievito, farina, acqua e sale.

 

ps: il video è realizzato con “vine” l’app per iphone che mi ha conquistata all’istante. app naturamente sta per approsimativo. ma quanto mi diverto!IMG_9510

l’uovo d’oca e quello di gallina – la sporcatura è a garanzia di bipedi girovaghi nell’aia. allevamento a terraterra.

***l’uovo d’oca è come quello di gallina. solo molto più grande e con meno di tutto. tabella qui

le mie ricette, pangrattato, parmigiano, passatelli, primi piatti, romagna, uova di oca

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