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acqua di pomodoro

comincia a fremere quando ne parlo con l’uomo dell’orto. è ora? ci serve l’auto per andare a prenderli. quante casse? guarda come avevo riposto gli attrezzi, guarda come avevo pulito tutto. come un bambino che si prepara a giocare alla guerra, l’uomo che mi vive in casa, più che accanto, si prepara alla passata di pomodori. se lo osservate bene lo vedrete abbozzare saltelli di felicità. il rito prevede il trascorrere una buona mezz’ora con l’uomo dell’orto e i suoi fardelli, poi il caricare le casse in auto, poi lo scaricare le casse in garage. e ciao.

7 casse di pomini da lavare, bollire, mettere a scolare (quattro ore di lavoro serale, quindi nero)

IMG_3007l’uomo scende dal suo regno e afferma: “abbiamo fatto presto” ecco il momento in cui io inizio a innervosirmi. abbbbbbiamo? abbbbiamo chi? mostrando dita scottate e schizzi di rosso nell’ovunque.

devo ammettere che a questo giro ello si è reso indispensabile nel momento in cui mi serviva un’idea per mettere i pomini in scolo. l’idea è quasi sua: due scalette, un bastone sottile (il cavalletto della macchina fotografica dello sparso) e i burazzi ripieni attaccati ai ganci ikea. sotto i pentolini in cui si raccoglieva l’acqua di pomodoro*

ma è quando arriva il momento di far passata che l’uomo è pronto a dare il meglio.

monta la macchina di mamma con “esperienza consolidata” e come ogni anno si dimentica di montare la molla, la monta al contrario, la perde, insomma …iniziamo a urlare e a dar spettacolo matrimoniale per tutti i vicini. (silvia che ridere ieri! mi sembrava di sentire sandra e raimondo- sì ma io ci vivo in questa sit-com) fino a quando non scende a compromessi, si fida dei miei ricordi di passate passate e si ricomincia per bene.

ora due sottolineature, che non sono più capace di lasciar correre le cose, io.

uno. è tutto un fiorir di articoli e link che si inchinano al ritrovato piacere del far le conserve in casa e del gusto e del risparmio, duepunti e accapo. piacere? la tormenta dopo la tempesta. risparmio?

pomini 0,40 € a kg – vaso da conserva (se non li hai ereditati) 1,63€ – capsule, due per blister 1,10 €

per fortuna ci resta il gusto. e la consapevolezza di aver fatto dell’estate un barattolo, di aver onorato la tradizione e la memoria di gesti che, dal passato, ritornano prepotentemente nel cuore.

due. perché l’uomo si erge a massimo esperto mondiale dei marchingegni anche dopo un solo utilizzo dello stesso? perché?

*e adesso acqua di pomodoro:

non volerla buttare e usarla per cuocerci la pasta è stato un attimo. ma assaggiarla salata, dopo che lo spaghetto aveva rilasciato il suo amido e imbottigliarla per aperitivi prossimi futuri,  è stata una rivelazione. buona. anzi buonissima, così buonissima che ci ho fatto subito anche un risotto e ora rifarei passata solo per tener da conto l’acqua di conserva.

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vermicello garofalo, trovato da ambulante gastronomo al mercato di lugo di mercoledì, olio di brisighella e acqua di pomodoro. (anche nel bicchiere)

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riso carnaroli cotto in acqua di pomodoro, con passata fresca e basilico raccolto a mano.

forza. che è passata anche quest’anno, la lite.

 

ps

ho elaborato questa personale soluzione per far passata, mamma non metteva in scolo i pomini come faccio io. una notte. se volete separare la passata densa, profumata e saporita dall’acqua che poi diventerà un nuovo ingrediente in cucina. provate.

acqua di pomodoro, conserva, le mie ricette, passata di pomodoro, riso all'acqua, vermicelli

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