spizzera? no, spìzzera
è il simbolo dello street food partenopeo, la pizza a libretto e io, vorrei esser stata bimba, per le strade di napoli, nel periodo in cui nasceva. mi ci vedo così tanto iobimba affacciarmi in punta di piedi al pizzaiolo che, con un sorriso, mi dona una pizzella accuratamente piegata in quattro parti per non farne uscire mozzarella e pomodoro. la prendo e mordo. accidenti, tutte le volte mi scotto.
non sono a napoli, vivo nell’oggi ma non cambia molto il mio essere bimba. se vedo una pizza piegata a libretto la voglio, la mordo, mi scotto e se nella realtà del 2.0 leggo un tweet e vedo mucca rossa, la voglio.
il contest si chiama la svizzera nel piatto, lo promuove teresa di peperoni e patate ho tempo fino al 31 ottobre per partecipare con una ricetta della tradizione italiana. sono arrivata abbastanza lunga? (e non è finita qui)
arriva la mucca e con la mucca arrivano i formaggi svizzeri-quelli che fanno parte della mia tavola da sempre. parto con emmentaler (più deciso e importante rispetto al fratello d’oltralpe)
chi mi legge lo sa che ho preso la pasta madre, la malattia intendo e, non si cura.
pizza tutte le settimane. tanta pizza tutte le settimane, per tutti.
e taglio emmentaler e trito emmentaler e impasto e faccio le pieghe e staglio e stendo e spolvero di svizzera la pizza. ma non mi basta fuso e impastato, ne aggiungo di tagliato sottile per favore e piego la pizza e mordo e finalmente non mi scotto
ecco come nasce la spizzera:
per l’impasto:
350 gr di pasta madre rinfrescata da 5 ore
800 gr di farina 0
550 gr di acqua tiepida
20 gr di sale fino
20 gr di olio
farina di semola per lavorare a tagliere
per la farcitura
prosciutto cotto
emmentaler affettato con il taglia funghi.
mettere nella ciotola dell’impastatrice il lievito e la metà dell’acqua, lasciare andare a velocità 1 con la foglia, agggiungere metà farina e quindi olio, il resto dell’acqua, sale, il resto della farina.
lavorare sempre a velocita 1 per un paio di minuti e poi rovesciare sul tagliere cosparso di semola l’impasto. lasciar riposare mezz’ora e con la stagliatrice e la semola fare una piega a libro. riposare mezz’ora. ripetere le pieghe con semola e poi mettere l’impasto in frigorifero per 24 ore.
trascorso il tempo utile rovesciare su tagliere cosparso di semola, far riprendere temperatura e quindi stagliare l’impasto in circa dodici pezzetti. formare le palline, lasciare lievitare fino a quando premendo col dito l’impasto non risulta elastico. stendere non troppo sottile, cospargere di emmentaler tritato cuocer in fornetto per 4’ e poi farcire fuori forno con emmentaler affettato e prosciutto cotto.
ps
chi mi legge sa che non sono abituata a parlare di prodotti. e quando parlo di prodotti è solo per comunicare agli altri un mio sapere, parere e scelta. la pizza a libretto con la pasta madre non è buona, lo è di più, l’accostamente emmentaler e cotto è molto croque monsieur, ma vi assicuro che merita. provato anche con la piada e con i cassoncini di piada modello aperitivo, se volete assaggiare si sforna tutti i giorni.
e la mucca rossa? arriva fra poco e adesso mi metto in castigo per il ritardo.
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