e lavorare insieme, che ci conosciamo da vent’anni, ma così vicine forse mai. e ci dividiamo i compiti, tu impasti, io friggo, tu arrotoli, io lesso, tu sei a dieta, io mangio. e quella mano che...
sono io che non vi taggo a muzzo su facebbok o su instagram
sono io che non vi invito a giocare e non accetto inviti.
sempre io che non ho ancora fatto pagine su cui chiedere like
e sono sempre io...
cambia a seconda delle persone. per me una borsa firmata non ha il valore degli occhiali da vista che indossava mia madre.
questo per dire che il valore delle cose, per me, arriva da lontano. dal dove....
uno dopo l’altro
ci siam passati tutti
si cresce nostro malgrado. nonostante le mamme. nonostante i piedi puntati.
come si cresce dipende dall’educazione. dalla scuola. dai libri letti....
il croissant integrale, con il miele di acacia, è quello che preferisco. e, mettersi in testa di poterlo preparare, con la pasta madre, fa parte delle malattie che colpiscono a un certo punto del percorso:...
è il simbolo dello street food partenopeo, la pizza a libretto e io, vorrei esser stata bimba, per le strade di napoli, nel periodo in cui nasceva. mi ci vedo così tanto iobimba affacciarmi in punta...
la pensionata è ferma con carrello davanti alla porta automatica del super, mangia una coppa del nonno insieme a una ragazza, conversano amabilmente. una in piedi appoggiata al carrello e una seduta...
chiedo agli sviluppatori di nuove tecnologie di progettare un nuovo sistema da associare al verde del semaforo. una tromba, un richiamo, un alora, oppure un Vai…che muova le menti, abbassi i telefonini...
mappazza
dentro a quel meccanismo per cui se hai la pasta madre devi panificare e se il rinfresco prevede il raddoppio della pasta, io che non butto nulla mai, non posso certo disfarmi di questo esserino...
lentamente ricominciare a pedalare lungo per riabituare il passo.
lentamente ricominciare a farsi spazio
lentamente riconnettersi al sentire desiderio di darmi soddisfazione.
che gli uomini si arrangino...