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primi passi. confusi (di madre e di figli)

uno dopo l’altro
ci siam passati tutti

si cresce nostro malgrado. nonostante le mamme. nonostante i piedi puntati.

come si cresce dipende dall’educazione. dalla scuola. dai libri letti. da noi
ma sopratutto dall’esempio che inevitabilmente ci troviamo a seguire.

inizia dalla famiglia.

e non importa se la famiglia è composta da padre e madre, da madre single, da padre vedovo, da famiglia allargata, da sorelle orfane, da zie di riporto. da omosessuali, donnesessuali, o da una lupa.

che di sicuro è quella che fornisce l’esempio migliore. il più

e il rispetto per l’altro che sia uomo o donna, ambiente o straniero, lo imparano da noi. i nostri figli, in ogni gesto, fin da piccoli.

  • non buttare i tuoi rifiuti per terra.
  • non in casa, non a scuola. non per strada, non in parrocchia, non nel bosco,  non in spiaggia.
  • se sporchi pulisci.
  • il mozzicone di sigaretta. è una piaga (mamma non fumo. ma dillo agli amici)
  • la o il?  chewingum sui marciapiedi. sui sanpietrini, sul pavè. non si autoeliminerà mai. e non è solo brutto da vedere potrebbe essere pericoloso.
  • non guardare quello che non conosci come un nemico, impara a conoscerlo. che sia persona o cibo. e fai quello che sai essere il giusto e cerca di spingere gli altri verso le scelte migliori, senza imposizioni. cercando di farglielo capire.
  • usa le gambe per camminare e non abituarti a essere trasportato            puoi arrivare ovunque se usi le gambe. un piede dopo l’altro.
    e se non riesci a fare una cosa chiedi aiuto. senza sentirti meno bravo per questo. e dopo che hai chiesto aiuto, ringrazia, perché chi ti ha aiutato possa sentire che hai riconosciuto il gesto.
  • e se qualcuno ti ispira e ti piace, non perdere occasione per dirglielo e non lo evitare mai. non metterà mai in ombra te, sapere che hai capito qual era la strada.
  • e poi se puoi. cerca di non fare il coglione, ragazzo mio. che per quello ci sono già io.

ho buttato il mio rifiuto di pasta madre in questa ricetta di una donna. mamma di 4 figli maschi.
ho detto 4.
ho detto maschi.
ho detto tutto.
(bisogna far fare a loro quello che vorreste il vostro uomo facesse per voi)

ecco il risultato

IMG_8928

consistenza perfetta. pasta madre rinfrescata da 3 giorni. ho messo strutto e non olio

devo ancora imparare a stirarli per benino e capire come rendere più elastico l’impasto.

alla terza prova con l’acqua fredda le cose sono andate un pochino meglio. ma son talmente buoni che non restano le briciole.

Grissini stirati male (ma riproverò)
350 g farina di grano duro
150 gr acqua fredda
250 gr di pasta madre
1 cucchiaino raso di sale
50g strutto
1 cucchiaino raso malto d’orzo
semola di grano duro o fioretto per spolverare i grissini
olio extravergine di oliva

nel ka:

mettere la madre nella ciotola  aggiungere l’acqua a filo (dove avremo sciolto il malto) iniziando a impastare a vel. 1,lo strutto e per finire il sale. Impastare a vel. 3 per 5/8 minuti. rovesciare l’impasto sulla spianatoia e batterlo e menarlo per una decina di minuti.non deve essere troppo morbido. dividerlo in un panetto lungo, spolverizzarlo di semola e ungere con olio di oliva, coprire a campana e lasciar lievitare 3 ore almeno

tagliare con un coltello alto dal lato corto e allungare con le dita l’impasto, sul link al blog di cindy ci sono foto dettagliate e il video delle simili.

ps sembrano banalità, ma se vi guardate intorno troverete ovunque le prove che non lo sono (ne ho parlato su fb settimana scorsa e ho voluto lasciare traccia dei pensieri scambiati)

ho raccolto 4 bottigliette di plastica sulla ciclabile e le ho buttate nel cestino. ho speso niente a sentirmi meglio.

al'uscita di scuola bevendo una coca
sono una lattrina

ho raccolto questa all’uscita da una scuola. i ragazzini erano appena passati, non ho visto se son stati loro. ho sentito solo che dicevano porcocazzo non ho voglia di fare una sega. anche la terminologia andrebbe rivista. rivendico il diritto della parolaccia in età adulta. per continuare a fare i bimbiminkia.

per questa cicca non basta una mano che raccoglie

non vali una cicca
non vali una cicca

io ci vedo un animale. è vero che le cose finiscono con l’assomigliare al padrone

educazione, figli, green, grissini stirati, madre, mio figlio, pane e lievitati, pasta madre, rifiuti, vita

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