che cosa c’è

c’è che mi sono stancata di spingere e vorrei una spinta.
c’è che mi sono talmente abituata a fare senza, che son convinta non mi manchi nulla

c’è che decidi di fidarti di qualcuno e alzi un pelo l’asticella delle aspettative ma ci vai a sbattere contro appena alzi la testa
c’è che l’egoismo è difficile da eliminare e forse anche da auto-diagnosticare. io non mi sento egoista ma per fortuna o purtroppo lo sono?

c’è che mi sono abituata ad avere lo sparso per casa e comincio a temere quando non ci sarà più, così pressante con i suoi “mamma devi e non devi”

la mente

c’è che continuo a sentire l’entusiasmo del fare così prepotente, che quando il livello si abbassa un niente, faccio fatica a riconoscermi
c’è che continuo a sentirmi quarantenne e poi mi vedo riflessa in uno specchio e porcaboia ho ormai sessantanni.

c’è che mi serve stimare le persone con cui lavoro, mi serve dannatamente.
che la stima è la moneta primaria, oltre il compenso.
anche il grazie è moneta primaria. ma le genti sono avare di grazie, quasi quanto la capacità di ascoltare.

c’è che sono passati 56 giorni di arresti domiciliari e in questo nido comodo, io, che mi ci sono trovata sempre molto bene, ho finito col sentirmi ancora meglio.

c’è che il lavoro è triplicato (non i compensi) e a tratti mi è sembrato di non aver mai lavorato meglio. è dal 2013 che sono in smartwarking. ora che lo sono tutti è molto più facile scambiarsi le competenze. si lavora ognuno da solo, ma molto più insieme.

lamenti

c’è che mi manca l’aria del mare. la sola ora d’aria di cui ho davvero bisogno. e pedalare tanto fino a sfinirmi, perché mi manca la me senza un grammo di troppo (sigh)

c’è che son fioriti i tulipani nellacasadibrisi e io non sono lì godermeli.

c’è che ho voglia di mettere su carta quel che penso. di lamentarmi un po’ senza tediare troppo e questo è l’unico modo che ho.

c’è che è cominciato maggio, il mese che mi ha sempre portata fuori e non posso pensare che non solo non ho camminato il senio, non camminerò la musica nelle aie, non mangerò la cena itinerante, non tiferò la 100km

c’è che oggi sarebbe stata la festa della parrocchia e dopo il pellegrinaggio del primo maggio al monticino, è un rito della comunità.

c’è che ora la smetto e vado guardarmi una serie tv (sto recuperando Tutto può succedere su raiplay e mi piace un sacco)

e voi? c’è qualcosa che avete voglia di lamentarmi?

covid, lamentiamoci, lockdown

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