comincia a fremere quando ne parlo con l’uomo dell’orto. è ora? ci serve l’auto per andare a prenderli. quante casse? guarda come avevo riposto gli attrezzi, guarda come avevo pulito...
perchè se ci metti uno strato di poesia, questo nostro adriatico diventa un mare di piacevolezza, con il promontorio di gabicce che ti parlerebbe di sassi bianchi e acqua azzurra, se solo ti andasse...
scambiati, promessi, rimandati, soffiati, spediti, disegnati
non conosco nulla che, come un bacio, sussurri qualcosa.
dal bacio parte e si ferma ogni treno d’amore.
baciatevi a brisighella, fra...
…rossa, pìna, dolza…
…a m’ pìrd in tì su òcc celest, la boca cùlor dn’à zriza,
voglio la bocca a ciliegia, rossa, piena, dolce – mi perdo nei suoi occhi celesti, la bocca color...
qualcosa che avviene durante il percorso. sia in senso figurato che reale.
sono fatta così. in itinere. mi succedo durante il percorso. fino a perdermi o a compiermi
dico sì, ma poi sono stanca e sola...
giorni di lavanda
di rosso di sera…
di certo non piove ma anche il sole, un riparo geniale
di scusa dove l’hai preso? lo voglio
di gente in fila da una tipa che spaccia
di alberi...
che sei arrivata sotto la pioggia e io in bici e tu aspetta fuori, che alle aie ancora pioggia e uncinetti e rosa e fango, che al museo delle ceramiche io mi sentivo una in più e neanche tanto a punto,...
sono rientrata fra le lucciole che mi facevano strada, come ogni musica nelle aie che si rispetti, schivando cortei di lumache sulla ciclabile.
mi sono messa a fondere cioccolato per la torta che sarà....
e scusate le buche, le ho lasciate in disordine.
faenza è la mia città. famosa per la ceramica, sara errani, davide cassani, la toro rosso e il puzzo all’uscita dall’austrada. lo so, come...
ci vivi in provincia. ma è lontana come la più lontana delle città. ne parli come di una parente che vedi alle occasioni comandate, non ne conosci l’intimità, ma non perdi occasione per criticarla....